venerdì 20 luglio 2012

Fico d'India e cosmesi naturale!

Il ficodindia, pianta originaria del Messico, è molto diffuso in Sicilia. Nel settore cosmetico viene utilizzato principalmente l’estratto ottenuto dalla polpa dei cladodi del ficodindia. Tale estratto aumenta la resistenza della cute ai raggi ultravioletti, promuovendo l’eliminazione delle proteine alterate, quali ad esempio le heat shock proteins (HSP), generate all’interno delle cellule cutanee, sottoposte a forti stress, come quelli di tipo termico e di impatto da radiazioni solari.Inoltre la polpa ottenuta dai cladodi è utilizzata da sempre nella tradizione siciliana sulle ferite e sulle piaghe e costituisce un ottimo rimedio antiflogistico, riepitelizzante e cicatrizzante per ferite e ulcere cutanee. La notevole concentrazione della frazione polisaccaridica presente nei cladodi del ficodindia e costituita prevalentemente da un polimero di galattosio, arabinosio e altri zuccheri quali ad esempio l’opuntiamannano comporta la capacità di legare i grassi e gli zuccheri ingeriti (resi pertanto non assorbibili) con risultati positivi sul metabolismo glico-lipidico e nella sindrome metabolica. Pertanto l’estratto della polpa di ficodindia risulta un ottimo rimedio anche per contrastare gli inestetismi dovuti alla cellulite. Queste caratteristiche vengono sfruttate per conferire per esempio alle creme per uso cosmetico, proprietà rigeneranti, cicatrizzanti, toniche, antiossidanti e disinfettanti. Sono innumeroveli gli usi del ficodindia, tra i quali molti affondano le radici nell'antico popolo azteco, per il quale questa pianta era considerata sacra. La polpa dei cladodi del ficodindia associata al miele e al rosso d'uovo risulta essere utile contro le scottature e può essere usata anche per alleviare infiammazioni, lussazioni e tonsilliti. I fiori, nella medicina contemporanea messicana, sono utilizzati per contrastare la cistite e come diuretici; i frutti aiutano a bloccare la diarrea ed esercitano azioni astringenti, mentre le fibre e le mucillagini svolgono una potente azione protettrice della mucosa gastrica e regolatrice della glicemia. La frazione mucopolisaccaridica, non solo conferisce al ficodindia proprietà gastroprotettrici, ma anche proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti. È dimostrato l'effetto positivo, esercitato dalle fibre solubili, nella diminuzione del colesterolo plasmatico e nel ritardare l'assorbimento del glucosio. Nella medicina siciliana popolare, per contrastare le coliche renali viene consigliato il decotto di fiori essiccati del ficodindia. Nel caso di ferite superficiali, si può sfruttare la polpa dei cladodi per le sue proprietà emollienti, idratanti ed antinfiammatorie. L'utilizzo del ficodindia è particolarmente interessante in cosmesi, per la produzione di creme umettanti, shampoo, saponi, lozioni e tonici con azione astringente. Nel catologo dei prodotti "saponi&saponi" è presente una crema rigenerante e riparatrice al ficodindia. Si tratta di una crema concentrata a base di olio extra vergine di oliva, nella quale si trovano associate le proprietà emollienti dell'olio extra vergine di oliva con quelle rigeneranti dell'estratto della polpa dei cladodi del ficodindia. Utilissima contro le scottature, gli eritemi solari, per contrastare le screpolature e la secchezza cutanea.

venerdì 13 luglio 2012

Polifenoli dell'oliva e succo di limone: Rimedio naturale antiage!

I polifenoli sono una classe di molecole largamente presenti nel regno vegetale. Sono degli antiossidanti naturali, in quanto prevengono, contrastando i radicali liberi, l'ossidazione delle lipoproteine e quindi l'invecchiamento cutaneo. I polifenoli contenuti nel frutto dell'olivo contrastano gli effetti negativi dei radicali liberi ed in particolare l'Idrossitirosolo presente nell'estratto polifenolico dell'oliva vanta proprietà lenitive e decongestionanti nel prevenire arrossamenti di pelli sensibili o eccessivamente esposte al sole. Inoltre l'idrossitirosolo agisce nella modulazione dei processi di infiammazione della cute e delle mucose (prurito, eczemi, dermatiti atopiche, etc.). Uno dei problemi principali nella formulazione di queste sostanze è la loro facile ossidabilità e quindi poi la biodisponibilità nel preparato per uso topico. La crema notte leviagante e antiage all'estratto polifenolico dell'olivo è formulata come emulsione acqua in olio dove la fase acquosa è finimente dispersa nella fase oleosa, costituita prevalentemente da olio extra vergine di oliva, e quindi protetta dai fenomeni ossidativi. Inoltre l'estratto polifenolico, arricchito dalla presenza di succo di limone viene opportunamente diluito per potere ottenere un valore di pH idoneo per il trattamento levigante e antiage. Pertanto, l'estratto agisce levigando e correggendo le piccole rughe ed inoltre a causa dell'elevato contenuto in polifenoli, inibisce i fenomi di invecchiamento cutaneo. Inoltre, il preparato molto ricco in olio extra vergine di oliva, risulta essere emolliente e idratante, ideale per un trattamento "notte" della pelle. In una crema si associano sinergicamente le proprietà di diverse piante per un uso cosmetico altamente efficace. Potete trovare altre informazioni e acquistare la crema anche sul sito saponiesaponi.it

venerdì 6 luglio 2012

I conservanti nei cosmetici e l'hurdle technology

Negli ultimi anni è cresciuto un interesse notevole verso prodotti cosmetici "senza conservanti". Questo è dovuto a molteplici cause, come ad esempio, l'insorgenza di allergie e dermatiti e la sensibilità cutanea di alcuni individui a queste sostanze. Inoltre, alcuni dei conservanti classici, tra i quali i parabeni, sono sospettati di svolgere un'azione tossica, una volta assorbiti attraverso la cute. Formulare un prodotto cosmetico senza conservanti è una vera sfida per il futuro che il chimico cosmetologo deve tenere in seria considerazione. Purtroppo la formulazione di prodotti senza conservanti limita il campo formulativo, costringendo il chimico alla preparazione soltanto di alcune categorie di prodotti e con un limitato periodo di scadenza. Una tecnica molto utilizzata e presa in prestito dalla tecnologia degli alimenti prende il nome di "hurdle technology". Si tratta di agire su più parametri per potere rendere la vita difficile ai batteri e agli agenti patogeni che potenzialmente possono attaccare il prodotto cosmetico. L'effetto sinergico si ha quando si agisce contemporaneamente sia sulla composizione chimica e quindi su alcuni parametri chimici fondamendali quali ad esempio il pH, l'attività dell'acqua o per esempio il tipo di emulsione, che su alcune caratteristiche finali di presentazione del prodotto, come ad esempio la presenza di un packaging di tipo "airless" o la conservazione del prodotto a temperature basse. Un esempio classico di applicazioni di queste nozioni è la messa a punto di formulazioni con alto contenuto di grassi, formulate come emulsioni acqua in olio dove la fase acquosa è dispersa nella fase grassa e dove magari la presenza di estratti vegetali può rendere il pH della fase acquosa acido e magari ostile per una eventuale contaminazione microbiologica. Fondamentale per la durata del cosmetico è il rapporto tra la fase acquosa e quella grassa. Tra i cosmetici di questo tipo che si possono trovare nel mercato, volevo segnalarvi quelli della linea "saponi&saponi". In particolare, vi sono una crema riparatrice e rigenerante a base di olio extra vergine di oliva e ficodindia, indicata per pelli secche e fortemente screpolate, arrossamenti e dermatiti, un lipogel ultraprotettivo all'olio extra vergine di oliva per pelli secche e sottili, un balsamo per le labbra a base di olio extra vergine di oliva e miele, un contorno occhi, inteso come crema notte, a base di olio extra vergine di oliva ed estratto di alloro ed una crema notte antiage e levigante a base di olio extra vergine di oliva e con un estratto acquoso del frutto dell'olivo e pertanto ricca in polifenoli. Nei prossimi posts parlerò più in dettaglio di questi prodotti.